Celle a combustibile nelle auto elettriche: scopriamo insieme di cosa si tratta

Nel corso degli ultimi anni il tema della mobilità sostenibile è sempre più sentito e discusso. Ecco spiegato il motivo per cui si può notare una forte accelerazione in riferimento alla diffusione delle vetture elettriche. Al giorno d’oggi, effettivamente, ne circolano molte di più e ci sono anche diverse offerte molto convenienti, senza dimenticare i bonus erogati dallo Stato, per il loro acquisto.

Un impiego così largo e in costante aumento delle auto elettriche ha portato inevitabilmente a concentrarsi sugli elementi fondamentali delle stesse. Ad esempio, il riferimento è nientemeno che alle celle a combustibile. Si tratta di sistemi elettrochimici che vengono usati per favorire la produzione di energia elettrica e rappresentano uno dei punti su cui si stanno ottenendo più risultati e progetti in ambito automobilistico.

Le celle a combustibile rappresentano una di quelle tecnologie che possono tornare decisamente utili, specialmente in un momento storico come quello in cui ci troviamo. Il cambiamento climatico è un vero e proprio incubo che si avvicina sempre di più e, di conseguenza, serve intervenire non solo in fretta, ma anche in maniera razionale ed efficace per cercare di allontanare tale spettro il più possibile.

Cosa sono le Fuel Cell

Si sente parlare spesso e volentieri di Fuel Cell e si tratta proprio delle celle a combustibile. Ebbene, stanno diventando la soluzione maggiormente sfruttata in riferimento alla produzione di energia elettrica. Queste celle, quindi, sono dei veri e propri dispositivi che hanno la capacità di effettuare la trasformazione da energia elettrochimica a energia elettrica.

Il processo messo in atto prevede che idrogeno e ossigeno vengano mischiati, in maniera tale da creare acqua, senza però alcun impiego di un ciclo termico. Come si può facilmente intuire, al giorno d’oggi ci sono numerosi tipi di pile a combustibile. La loro peculiarità deriva dal fatto che condividono il medesimo principio di funzionamento, visto che non fanno altro che convertire l’energia mediante reazione. La combinazione tra ossigeno e idrogeno permette di creare l’acqua, che poi viene trasmessa sotto forma di energia elettrica mediante un circuito posto all’esterno. Rispetto a una normale combustione, il sostanziale vantaggio deriva dal fatto che il rendimento ottenuto è senz’altro maggiore.

Le celle a combustione non sono una tecnologia così nuova

In fondo, però, le celle a combustione non rappresentano una tecnologia inventata da qualche anno. Il principio di funzionamento su cui si basano, infatti, venne scoperto già nel corso del XIX secolo e venne impiegato per diverse missioni spaziali portate a termine lungo il Novecento. Al giorno d’oggi, invece, continua ad aumentare la richiesta dell’uso di tale principio anche nel mondo dei trasporti su quattro ruote.

Diversi studi che sono stati realizzati e pubblicati molto di recente, hanno messo in evidenza come sfruttare l’energia che viene prodotta da parte delle celle combustibili, tramite una reazione chimica di un combustibile e di una sostanza ossidante, potrebbe essere davvero la quadra migliore anche per il futuro.

Non è un caso, di conseguenza, che numerosi marchi automobilistici stanno regolarmente investendo in questo settore. All’interno di una vettura fuel cell, tale sistema è regolato da una procedura ben precisa. Il serbatoio contiene l’idrogeno, che poi finisce all’interno delle celle di combustione, dove riesce a generare elettricità nel momento in cui entra a contatto diretto con l’ossigeno. Un processo del genere comporta anche lo sviluppo di tanto calore di scarto, che viene recuperato e sfruttato per la produzione di ulteriore energia. Una batteria come quelle che vengono installate all’interno delle vetture dotate di motorizzazione ibrida, ecco non fa altro che recuperare l’energia in fase di frenata ed è in grado di offrire potenza adeguata nel momento in cui l’auto deve effettuare un sorpasso piuttosto che ripartire.