Investire in Prestito Sociale conviene?

Prestito Sociale

Cosa è un prestito sociale

I prestiti sociali, i risparmi degli italiani depositati nelle casse delle Cooperative, ammontano a 14 miliardi di Euro, una cifra semplicemente enorme, pari, ad esempio, all’intera capitalizzazione di un colosso come Telecom ma i risparmi depositati sono davvero al sicuro, conviene investire nel Prestito Sociale? Va subito detto che un Prestito Sociale è un tipo di deposito del denaro dei soci della Cooperativa presso la stessa, in pratica il Socio presta il proprio denaro alla cooperativa in cambio del riconoscimento di un tasso di interesse.

Tale tasso di interesse poco conveniente anche rispetto al deposito del denaro in un Conto Corrente o il deposito in Buoni Postali di breve e medio periodo ma sono al sicuro i risparmi di chi ha deciso di investire in questo strumento?

Se si prova a fare una simulazione di Prestito Sociale attraverso il simulatore disponibile su Coop Alleanza 3.0, che gestisce le catene della Coop in Lombardia, Veneto ed Emilia, ma che riflette sostanzialmente le condizioni a livello nazionale, supponendo un investimento di 12 mila Euro, risulta un interesse dello 0,15% annuale,,per un rendimento di 17,16 Euro nell’anno di deposito.

Si tratta, quindi, di un investimento sostanzioso che produce davvero poco. Si potrebbe obiettare che il rendimento sia scarso ma che la sicurezza è ai massimi livelli ma anche sotto questo aspetto sorgono dei dubbi.

I rischi del Prestito Sociale

Se hai depositato una somma presso la Coop a titolo di prestito sociale, sei stato informato adeguatamente sui rischi potenziali per il tuo denaro? Speriamo e contiamo di si, ma desideriamo ugualmente farteli presente nel caso non fosse come auspicato. Le Coop hanno un appeal di stabilità, di sicurezza ma così non è stato per le CoopCa e Coop Operaie che sono andate in fallimento, un crack clamoroso quanto inaspettato, nel quale sono andati in fumo risparmi di 20 mila Soci. Nonostante le rassicurazioni del Presidente di una nota cooperativa, dopo gli scandali, secondo il quale i Soci possono stare tranquilli perché garantiti dalla liquidità e dal patrimonio aziendale, restano dubbi e timori per diversi motivi.

Il primo è che i Prestiti Sociali non rientrano nel fondo di tutela dei prestiti sociali qualora la Cooperativa fallisca. Il secondo motivo è che i Soci che hanno depositato i propri risparmi nel prestito Sociale, sono equiparati ai cosiddetti “Creditori Chirografari”, ossia non rientrano nel diritto di prelazione sul soddisfacimento dei crediti in caso di dissesto della Cooperativa, tradotto in parole più semplici, in caso di fallimento i creditori della Cooperativa hanno diritto di entrare nei meccanismi di rimborso del credito attraverso il curatore fallimentare, non i soci che hanno depositato denaro come Prestito Sociale che, quindi, perdono tutto.

I prestiti Sociali hanno normative ben diverse da quelle degli altri prestiti, non vi è alcuna vigilanza, soltanto un limite quantitativo stabilito da Bankitalia, un massimo pari a tre volte il valore patrimoniale della Cooperativa, quindi la mancanza di vigilanza pone dubbi anche sulla trasparenza di questo strumento girando tutto sul rapporto di fiducia tra Cooperativa e Soci. Altri interrogativi, però, pongono ombre sulla trasparenza dei Prestiti Sociali:

  • I Prestiti Sociali su quali progetti vengono impegnati?
  • Come vengono stabiliti i tassi di interesse, essendo i Prestiti Sociali sganciati da ogni vigilanza?
  • Qual è il merito creditizio della Cooperativa?
  • La Cooperativa stessa è un soggetto autorizzato dalle varie autorità alla gestione del credito e del risparmio?

Per le Cooperative il Prestito Sociale è un grande vantaggio perché fanno leva sui Soci che sono per lo più tenuti all’oscuro dei reali rischi per il lori investimento, se così lo si può chiamare; Se le Cooperative emettessero delle obbligazioni, una strada decisamente più trasparente e vigilata, dovrebbero pagare tassi decisamente superiori, il Prestito Sociale, in fondo, si rivela uno sfruttamento dei propri Soci che, ignari, vi si sottopongono.