L’allattamento al seno da parte delle neo mamme non è sempre possibile. Ci sono donne che hanno poco latte e altre che, invece, hanno problemi di salute che impediscono loro di allattare. Da non dimenticare sono ovviamente i casi in cui non c’è intenzione di scegliere la sopra citata opzione di nutrimento per il piccolo.
In tutti questi frangenti, è opportuno informarsi sulle peculiarità che dovrebbe avere il latte artificiale di qualità e su come prepararlo nel modo giusto.
Scelta del latte artificiale: ecco cosa sapere
Le tipologie di latte artificiale in commercio sono di ottima qualità. Parliamo, infatti, di prodotti di baby food preparati seguendo specifiche linee guida internazionali. In questo modo, è possibile parlare di equilibrio nutrizionale massimo. Se il bebè tende a soffrire di coliche gassose, un problema dovuto all’immaturità del suo intestino e dell’apparato digerente, è importante focalizzarsi su un latte particolarmente digeribile.
Non preoccuparti se non dovessi riuscire a reperirlo presso la tua farmacia di fiducia. Il web è un risorsa preziosa al proposito: giusto per farti un esempio, ti ricordiamo che su lavisitamedica.it puoi trovare il latte artificiale più digeribile per neonati.
Un consiglio molto importante da seguire riguarda l’acquisto del latte giusto sulla base dell’età del bambino. Sulle confezioni è chiaramente specificato che il latte 1 è adatto dalla nascita ai sei mesi, mentre quello di tipo 2 dai 6 mesi all’anno compiuto (mai lasciarsi andare al fai da te in questo caso).
Latte in polvere o liquido?
Un interrogativo molto diffuso quando ci si chiede come scegliere il latte artificiale riguarda la scelta tra latte in polvere e latte liquido. Non c’è differenza: basta considerare i gusti del proprio piccolo. Attenzione: se possibile, è il caso di attenersi alle indicazioni del pediatra per quanto riguarda la marca e chiedere il suo parere prima di cambiarla.
La preparazione del latte artificiale
Come si prepara il latte artificiale? Doverosa è la distinzione fra procedura per la preparazione del latte in polvere e step necessari per quella del latte liquido. Nel primo caso, serve acqua oligominerale scaldata fino a raggiungere i 70°C (si tratta di un passaggio nodale per debellare eventuali ceppi batterici presenti nella formula).
Successivamente, nell’acqua si inserisce un misurino raso ogni 30 ml e si aspetta che il biberon raggiunga la temperatura ambiente. Il latte artificiale in polvere deve essere consumato entro 2 ore massimo. Il rischio, in caso contrario, è il rischio di contaminazione da parte di batteri patogeni.
Più semplice è la gestione del latte artificiale liquido. In questo caso, infatti, parliamo di un prodotto già sterile. Una cautela importante: dopo averlo aperto, lo si può conservare in frigorifero per sole 48 ore.
Aspetti igienici
Gli aspetti igienici sono nodali quando si parla di preparazione del latte artificiale per neonati. Sia che si parli di latte in polvere, sia che si parli di formula liquida, prima di iniziare bisogna sempre lavarsi le mani.
Anche per il biberon è fondamentale perseguire il massimo della pulizia. Gli esperti dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), raccomandano di pulirlo con acqua calda e un po’ di detersivo in tutte le sue parti. Non bisogna igienizzare solo la bottiglia, ma anche la tettarella, l’anello che la tiene ferma, il coperchio.
Per il processo di sterilizzazione si possono scegliere gli strumenti specifici in commercio, ma anche optare per il classico metodo della bollitura. La sua gestione è molto semplice. Basta mettere tutte le parti del biberon separate tra loro in una pentola piena d’acqua, coprirla e accendere il fuoco attendendo il raggiungimento del punto di ebollizione.
Una volta raggiunto, si spegne il fuoco e si lascia raffreddare il biberon. Dopo ogni bollitura, è cruciale controllare che tutte le parti siano integre.