Dal 7 novembre l’obbligo di legge sull’acquisto e l’installazione dei seggiolini antiabbandono in auto è entrata in vigore. Riguarderà tutti i conducenti che trasportano bambini fino ai quattro anni di età e dal marzo è ufficialmente operativa. Per conformarsi a questa norma ci sono alcuni accorgimenti da mettere in atto, tra cui la scelta dei dispositivi a norma. Se desideri trovare informazioni sempre aggiornate puoi dare uno sguardo sul sito seggiolinoantiabbandono.net uno dei più affidabili presenti sul web. Come funzionano questi dispositivi e quali sono maggiormente indicati per rispettare le disposizioni normative? Ecco una breve panoramica.
Tanti tipi di dispositivi e tanta confusione: ecco come sceglierli
Sul mercato ci sono tanti tipi di dispositivi. Per poter circolare senza il rischio di essere sottoposti alle sanzioni previste dal Decreto ci sono due scelte: un dispositivo da aggiungere al seggiolino già esistente oppure l’acquisto di un nuovo seggiolino con sensore integrato. Ciò che non deve mai mancare è la funzione di avviso che deve attivarsi automaticamente e a motore spento.
I dispositivi integrabili al seggiolino preesistente possono funzionare in due modalità, ovvero per sensore di movimento o per sensore di pressione. Il primo funziona percependo la distanza tra genitore e bambino, emettendo un allarme quando a motore spento il primo si allontana dall’auto. Il secondo percepisce la presenza fisica con un sensore a cuscinetto posizionato sotto la seduta. Questo emette un allarme quando rileva il peso del bambino, anche a motore spento.
I dispositivi possono essere autonomi o funzionare con lo smartphone
I dispositivi si possono collegare ad app oppure funzionare autonomamente. Quelli che si collegano agli smartphone si attivano via Bluetooth non appena il conducente sale sull’automobile. I dispositivi autonomi, invece, emettono un suono quando si spegne il motore, come la spia che segnala di aver lasciato le luci di posizione accese quando si scende dall’auto. Per spegnere l’allarme bisogna tornare nell’abitacolo e prelevare il bambino. Questo secondo sistema non consente di chiamare numeri di emergenza e avvisare parenti o contatti cari in caso di emergenza.
L’importante è scegliere rispettando i requisiti di legge
Qualunque sia la scelta del dispositivo che si vorrà integrare alla propria auto bisogna sempre considerare i requisiti minimi dettati dalla legge. Le sanzioni per chi trasgredisce sono molto salate, senza contare le tragiche conseguenze a cui si va incontro per questo genere di fatali dimenticanze. Per questo il sensore deve attivarsi non appena il bambino è posizionato sul seggiolino e gli allarmi devono essere compatibili ed omologati con gli allacci di sicurezza e con i sistemi di ritenuta del veicolo.
Il bonus per l’acquisto del seggiolino predisposto dal Ministero
Per l’acquisto di questi dispositivi è previsto un bonus che prevende l’erogazione di un contributo di trenta euro per famiglia. Il bonus può essere erogato sia in modalità di contributo per l’acquisto che per il rimborso del dispositivo già acquistato. Per ottenerlo è necessario depositare la domanda sul sito predisposto dal Ministero dei Trasporti, Bonus Seggiolino, ed effettuare l’accesso tramite le credenziali certificate Spid rilasciate dall’Agenzia delle Entrate.