Smartphone rotto: i guasti più frequenti e come risolverli

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Smartphone rotto: è una eventualità che fa paura, vista l’impossibilità, si spera temporanea, di utilizzare un device così importante per la vita di tutti i giorni. Purtroppo, è anche una eventualità frequente. Da qui, la necessità di conoscere i rischi che possono coinvolgere lo smartphone e scegliere con largo anticipo il centro di assistenza. Ne parliamo qui.

I guasti più frequenti

È ovvio, alcuni guasti sono più frequenti di altri, in quanto sono frutto di specifiche quanto diffuse dinamiche di utilizzo nonché di alcune fragilità strutturali che, certo in misura diversa, riguardano tutti gli smartphone.

  • Schermo rotto. È il guasto più frequente in assoluto. Non che i display degli smartphone siano granché fragili, ma le cadute sono spesso importanti (anche superiori al metro). Se la superficie non è solo dura, ma anche irregolare, come l’asfalto o il marciapiede, il gioco è fatto. Ci si trova con uno smartphone rotto, in cui non è possibile visualizzare correttamente il display, e che certo non fa figura anche qualora continuasse a funzionare.
  • Batteria che carica poco o per nulla. Può capitare che la batteria faccia fatica a caricarsi o che non si carichi affatto. Ciò dipende raramente da difetti di progettazione, mentre sono più probabili cause frutto di usi impropri. Il riferimento è agli sbalzi di temperatura e agli urti.
  • Touch non funzionante. È veramente frustrante quando il touch non funziona o reagisce con estrema lentezza. Persino la scrittura di un semplice messaggio può trasformarsi in un piccolo calvario. Per fortuna non è un guasto frequente, anche perché spesso il problema risiede nel software, piuttosto che nelle componenti meccaniche.
  • Altoparlante non funzionante. Stesso discorso per l’altoparlante. In questo caso, diventa complicato parlare al telefono, registrare o ascoltare vocali. Spesso, tale problema si risolve con una pulizia accurata (e interna) del dispositivo.
  • Difficoltà di lettura della SIM. Altro guasto molto frequente. In genere, è causato da manovre improprie durante l’inserimento o l’estrazione delle SIM. La problematica è di semplice risoluzione, anche se a volte richiede la sostituzione degli appositi componenti.

Come scegliere una buona assistenza

Questi guasti possono coinvolgere qualsiasi modello di smartphone. In ogni caso, è bene scegliere anzitempo il centro di assistenza, in modo da non essere presi alla sprovvista e procedere con la riparazione nel minor tempo possibile. In genere, i centri si occupano di più modelli, sicché possono erogare un servizio di assistenza Huawei, Samsung, Apple, etc.

Come riconoscere un buon centro di assistenza? Ecco alcuni criteri facili da verificare.

  • Rapidità. Oltre alla qualità e all’efficacia delle attività di riparazione, requisito ovviamente scontato, a contare è anche la rapidità. Un buon centro, almeno per quanto concerne i guasti più frequenti e meno pesanti, dovrebbe restituire il cellulare entro un paio d’ore.
  • Reputazione. Il vecchio passaparola funziona sempre, così come le testimonianze degli ex clienti. Dunque, fare riferimenti a centri che godono di una buona reputazione, che sono conosciuti per la qualità, la rapidità e l’efficienza.
  • Presenza di una convenzione. Al netto delle dinamiche riguardanti la garanzia, è bene che il centro di assistenza goda del supporto dei brand, dunque sia coperto da convenzione.

Prezzi. Il capitolo dei costi è abbastanza complicato. Infatti, se la garanzia è scaduta o se il guasto è causato da un proprio comportamento, si tende a ricercare il centro più conveniente. Si tratta di un errore, in quanto a prezzi esageratamente bassi corrisponde spesso un servizio di altrettanto bassa qualità. Il rischio è di mettere mano al portafoglio dopo poco tempo. Dunque, più che un centro dai prezzi stracciati, affidatevi a un centro dai prezzi congrui, che si rapportano bene alla qualità e alla rapidità delle attività di riparazione.